In occasione del 150° del Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico ha voluto contribuire con un apposito studio sul nesso tra cultura, ricerca tecnico scientifica e sviluppo economico e territoriale. Svolto in collaborazione con il Centro per la cultura d'impresa, lo studio ha individuato le personalità e i talenti che dal Politecnico, aggiornando la tradizione dell'ateneo, hanno concorso a formare la classe dirigente locale e nazionale, a costruire l'industria lombarda e italiana, a disegnare nuovi assetti urbani e territoriali.
Il Politecnico di Milano, dal 1863, ha infatti formato élites e classi dirigenti: ingegneri, architetti, designer, imprenditori, dirigenti, pubblici amministratori, che hanno modellato profondamente il volto del nostro Paese.
La banca dati è stata realizzata sulla base del lavoro svolto da Stefano Morosini e da Fabrizio Trisoglio, in occasione della pubblicazione del volume “Il Politecnico di Milano e la formazione della classe dirigente nazionale e locale” redatto in occasione dei 150 anni dell’Ateneo. La banca dati è aggiornata al 30 aprile 2014.
Assistente presso la cattedra di Costruzioni di Ponti del Politecnico. Ingegnere capo e direttore dell'edilità e l'urbanesimoUrbanista, assistente di Costruzioni di ponti al Politecnico di Milano, fu ingegnere capo e direttore per l'edilità e l'urbanesimo presso l'Ufficio tecnico del comune di Milano. Redattore del nuovo piano regolatore di Milano (1933), fu professore di Tecnica urbanistica al Politecnico di Torino e membro del consiglio di amministrazione della Scuola musicale di Milano. del Comune di Milano. Autore piano regolatore di Milano del 1933. Partecipa a commissioni piani regolatori di Vercelli, Foggia, Saronno. Insegna Tecnica urbanistica al Politecnico di Torino. Dirige rivista "LA casa". Fa parte del CdA Scuola musicale di Milano.
Architetto razionalista, museografo e designer, fu professore ordinario di Composizione architettonica al Politecnico di Milano. Membro dei Congrès internationaux d'architecture moderne, dell'Istituto nazionale di urbanistica e dell'Istituto scientifico del Cnr per la sezione museografia, fu progettista di fama nel settore museografico e nel campo dell'edilizia residenziale e terziaria.
Professore ordinario di Teoria generale delle macchine all'Istituto tecnico superiore di Milano (7 novembre 1907). Direttore della Scuola di ingegneria aeronautica di Roma.
Membro della Commissione di finanze (7 aprile 1927-21 gennaio 1929; 2 maggio 1929-19 gennaio 1934). Membro della Commissione per le petizioni (4 maggio 1929-19 gennaio 1934). Sottosegretario di Stato al Ministero dei trasporti marittimi e ferroviari (22 giugno 1916-19 giugno 1917).
Teorico del restauro, professore incaricato di Organismi dell’architettura e teoria delle ombre all’Accademia di belle arti di Brera, professore ordinario di Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti al Politecnico di Milano, funzionario presso la Soprintendenza ai monumenti della Lombardia e sovrintendente ai monumenti di Ravenna.
Laureato per titoli nel 1907 al Politecnico di Milano. Fondatore della Scuola Industriale Milanese, poi Istituto Tecnico Industriale "G. Feltrinelli". Professore di tecnologie meccaniche al Politecnico di Milano. Direttore del Canapificio nazionale di Villa d'Almè e dello stabilimento Biffi di Monza.
Docente di Costruzioni stradali. Rettore del Politecnico (1940-1943), in precedenza vicedirettore dal 1926 al 1937. Preside della Facoltà di Ingegneria (1934-1937). Progettista di Ponti. Fonda e dirige scuola di specializzazione in ingegneria stradale A. Puricelli. Membro del Comitato per l'Ingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Architetto razionalista, artista, scenografo, si oppose al regime fascista. Membro della giunta esecutiva della IX Triennale, fu progettista dello stabilimento Italcima e del palazzo per uffici De Angeli Frua (con Figini e Pollini) di Milano, nonché ideatore dei Padiglioni Breda per la Fiera di Milano.
Membro del BBPR, studio d’architettura di fama mondiale. Aderì al Comitato di liberazione nazionale. Membro dei Congrès internationaux d’architecture moderne e del Movimento di studi per l’architettura. In particolare, tra i lavori più noti dello Studio BBPR in area milanese, si ricordano la sistemazione dei musei del Castello Sforzesco (1956) e la progettazione (con Danusso) della Torre Velasca (1958).
Docente di Tecnologie elettriche alla SLEO, di Fisica e Elettrotecnica all'Istituto Feltrinelli. Docente di Impianti elettrici al Politecnico. Presidente AEI e CEI. Direttore “L'Elettrotecnica”. Membro del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e della Commissione centrale dei periti doganali del Ministero delle Finanze.
Membro del BBPR, studio d’architettura di fama mondiale. Aderì al Comitato di liberazione nazionale. Membro dei Congrès internationaux d’architecture moderne e del Movimento di studi per l’architettura. Al Politecnico di Milano fu professore ordinario di Composizione architettonica. In particolare, tra i lavori più noti dello Studio BBPR in area milanese, si ricordano la sistemazione dei musei del Castello Sforzesco (1956) e la progettazione (con Danusso) della Torre Velasca (1958).
Segretario federale del Pnf a Trento. Presidente dell'Unione industriale fascista di Trento. Titolare dal 1920 delle Officine Meccaniche Trentine dell'ing. Carlo Barduzzi. Console Generale d'Italia a Marsiglia (1927-1928). Console a Tunisi, Colonia e Odessa (1929-1936). Consigliere generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Nel 1937 dirige la sezione letteraria del Centro studi anticomunisti.
Ufficiale di artiglieria durante la prima guerra mondiale. Proprietario del Cartonificio Barzanò, fu presidente dell'Ospedale Maggiore di Bergamo, vicepresidente dell'Unione industriali di Bergamo, consigliere di amministrazione della Reale Mutua assicurazioni e della Società autostradale della Cisa.
Professore ordinario di Costruzione di motori termici e idraulici. Nel primo conflitto mondiale fondò a Milano il Comitato nazionale scientifico tecnico e il Consiglio superiore di collaudo dei materiali di guerra. Fu presidente dell’Azienda elettrica municipale di Milano, dell’Ansaldo-Cogne e della Cogne-Girod. Eletto deputato nel 1924, fu ministro dell’Economia nazionale (1925-1928) e della Pubblica istruzione (1928-1929). Fu presidente dell’Istituto lombardo di scienze e lettere.
Architetto e teorico del restauro, fu professore di Architettura all’Accademia di belle arti di Brera e professore di Architettura pratica e Geometria descrittiva al Politecnico di Milano. Direttore dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti della Lombardia, fu inoltre consigliere comunale di Milano (1885-1889), senatore del Regno d’Italia e membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Professore del Corso d'Igiene al Politecnico di Milano. Direttore dell'igiene pubblica a Milano (compila il regolamento poi usato in tutte le città del Regno). Debella vaiolo e colera dalla città di Milano.
Professore di varie discipline elettrotecniche, ma soprattutto insigne studioso di elettrotecnica. Commissario per la disciplina dell’energia elettrica in Alta Italia (1945-1955). Direttore de “L’energia elettrica”. Consigliere comunale a Milano, fondatore e presidente della Metropolitana Milanese (1955) e del Cesi (Centro elettrotecnico sperimentale italiano “Giacinto Motta”). Medaglia d’oro dei Benemeriti della scuola, della cultura, delle arti.
Urbanista, architetto e designer, fu professore ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano e autore del Piano della Valle d’Aosta e del Piano A.R. Membro dei Congrès internationaux d’architecture moderne e commissario straordinario della Triennale nel dopoguerra, fu inoltre consultore nazionale della Camera dei deputati (1945-1956), consigliere comunale (1956-1964) e progettista del quartiere sperimentale QT8 a Milano.
Professore ordinario di Fisica tecnica all’Università di Milano e al Politecnico di Milano, dove fu rettore (1960-1967). Membro del Consiglio superiore della Pubblica istruzione, direttore del Cise (Centro informazioni studi esperienze), presidente dell’Associazione termotecnica italiana, direttore de “La Termotecnica”. Membro del Consiglio superiore della Pubblica istruzione e medaglia d’oro dei Benemeriti della scuola, della cultura, delle arti.
Architetto eclettico, professore di Geometria, Cinematica e Disegno macchine all’Accademia di belle arti di Brera, progettista a Milano di numerosi edifici legati al mondo economico e imprenditoriale (il vecchio palazzo della Borsa in piazza Cordusio, il palazzo del Credito italiano, il palazzo della Società di assicurazioni Italia, i magazzini Contratti).
Discendente famiglia di cotonieri di Busto Arsizio. Progetta nel 1905 metropolitana a Milano, progetta canali navigabili e per irrigazione. Progetta e realizza ferrovia Domodossola-Locarno. Presidente probiviri e consigliere provinciale a Milano. Presidente Associazione Laureati del Politecnico. Vice delegato del comitato per la propaganda forestale.
Direttore dei laboratori di ricerca della Magneti Marelli. Professore di Comunicazioni elettriche al Politecnico di Milano e rettore (1969-1972). Guidò il Centro studi e laboratori telecomunicazioni e l’Italtel. Progettò e sostenne la messa in orbita del satellite italiano di telecomunicazioni Sirio (1977) e fu presidente del consiglio dell’Agenzia spaziale europea (1990-1993).
Professore di Topografia con elementi di geodesia e rettore del Politecnico di Milano (1944-1960). Presidente della Società internazionale di fotogrammetria. Membro del Consiglio superiore della Pubblica istruzione. Presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei. Dal 1951 consigliere comunale del Partito socialista democratico italiano; sindaco di Milano (1961-1964).
Architetto e designer di fama mondiale, fratello di Pier Giacomo Castiglioni e co-fondatore dell’Associazione italiana del disegno industriale (1956). Professore ordinario di Progettazione artistica per l’industria al Politecnico di Torino e professore ordinario di Design industriale al Politecnico di Milano.
Architetto e designer, fratello di Achille Castiglioni. Plurivincitore del Compasso d'Oro. Co-fondatore dell'ADI e del MSA. Membro della Commissione edilizia del Comune di Milano e del Consiglio dell'Ordine degli Architetti della Lombardia. Professore incaricato di Disegno al Politecnico di Milano.
Direttore dell’Osservatorio astronomico di Brera (1900-1917) studiò a lungo le eclissi lunari e solari nell’antichità e gli scandagli stellari. Professore di Geodesia al Politecnico di Milano, fu presidente della Commissione geodetica italiana, della Società italiana delle scienze naturali e dell’Istituto lombardo di scienze e lettere. Consigliere e assessore alla Pubblica istruzione al comune di Milano, fu nominato senatore nel 1909.
Dirigente della Gadda & C, del Tecnomasio Brown Boveri di Milano e della Società napoletana per imprese elettriche. Amministratore delegato e presidente della Società meridionale di elettricità (1937-1956). Presidente dell’Unione fascista degli industriali della provincia di Napoli. Promosse la Fondazione politecnica del Mezzogiorno e l’Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno (Svimez). Cavaliere del lavoro, fu vicepresidente di Confindustria (1953-1957).
Professore di Tecnologie dei materiali nucleari al Politecnico di Milano. Direttore del Cise (Centro informazioni studi esperienze), presidente dell’Azienda energetica municipale di Milano, dell’Associazione Cise 2007 e della Commissione energia dell’Ordine degli ingegneri di Milano.
Urbanista, fu professore incaricato di Tecnica urbanistica al Politecnico di Milano e direttore dell’Istituto di Tecnica Urbanistica. Presidente del Collegio degli ingegneri di Milano, dell’Associazione nazionale ingegneri e architetti italiani e del Touring Club Italiano, fu membro del consiglio di amministrazione del Politecnico di Milano.
Fondatore e presidente della Società per imprese elettriche Conti & C. Presidente del Circolo industriale agricolo e commerciale di Milano. Consigliere della Camera di commercio e del Comune di Milano, si dedicò a opere di mecenatismo, quando sostenne il restauro della chiesa di S. Maria delle Grazie. Presidente della Società d’incoraggiamento d’arti e mestieri di Milano.
Commissario alla riconversione dell’economia di guerra, nel 1919 fu nominato senatore e nel 1938 conte di Verampio. Cavaliere del lavoro, fu ambasciatore straordinario in Giappone e nella Cina del Nord. Presidente della Confederazione generale dell’industria e dell’Associazione fra le società italiane per azioni (Assonime). Fondatore dell’Agip. Presidente di Châtillon, Tecnomasio italiano, Riva, Società lombarda per la distribuzione dell’energia elettrica e della Banca commerciale italiana.
Volontario nella prima guerra d’Indipendenza (1848). Professore di Statica grafica e Geometria superiore al Politecnico di Milano e quindi alla Scuola d’applicazione per gli ingegneri di Roma. Membro del Consiglio superiore della Pubblica istruzione. Senatore e ministro della Pubblica istruzione (1898). Presidente della Accademia nazionale delle scienze, detta dei XL.
Professore di Scienza delle costruzioni, fu tra i massimi esperti di costruzioni antisismiche in calcestruzzo e collaborò alla progettazione e alla valutazione di stabilità di importanti opere. Membro della commissione di epurazione antifascista al Politecnico di Milano, fu consigliere comunale e presidente dell’Ordine degli ingegneri di Milano. Membro del Consiglio di amministrazione di Italstrade. Fondatore dell’Ismes (Istituto sperimentale modelli e strutture).
Architetto, urbanista e oppositore del regime fascista. Membro del Congrès internationaux d’architecture moderne e del Movimento di studi per l’architettura, fu professore ordinario di Urbanistica presso lo Iuav di Venezia e libero docente in Pianificazione territoriale urbanistica al Politecnico di Milano. Autore del piano regolatore di Urbino, fu direttore della rivista “Spazio e Società” e presidente dell’Accademia nazionale di San Luca.
Realizza importanti progetti edilizi, soprattutto nel settore idraulico. Capitano del Genio nella II Guerra Mondiale. Fonda la Società bellunese per le costruzioni civili. Presidente dell'Università popolare di Belluno. Commendatore al merito della Repubblica.